Alfred “Pee Wee” Ellis
Anteprima della diciannovesima edizione di “Blues in Villa”, il festival blues che ha la sua sede naturale nel parco di Villa Varda a Brugnera.
Pee Wee Ellis: re del funk e sassofonista statunitense, vero trascinatore del ritmo sincopato, animatore di strepitose sezioni di fiati e coinvolgente da qualunque palco di esibisca. E’ uno di quei musicisti che si può vantare di aver suonato nella James Brown’s band, di aver condiviso i palco Van Morrison e con Maceo Parker. Insieme a Maceo Parker e Fred Wesley, Pee Wee Ellis ha fondato i Jb Horns dando vita materiale e autonoma al jazz funk che proprio grazie a lui muoveva i primi passi nel mondo afro-americano.
Nato in Florida nel 1941, Alfred Bryant, nome all’anagrafe di Pee Wee Ellis, è stato uno dei protagonisti del jazz sin dai primi anni Sessanta. Giovane studente alla Madison high school di New York, allievo di Sonny Rollins, si è subito fatto notare da Ron Carter e Chuck Mangione. Dopo una parentesi in Florida, Pee Wee Ellis entra presto a far parte della James Brown Revue, compone e arrangia diversi brani di successo cantati dal re del soul, come “Cold Sweat” e “Say it loud – I’m black and I’m Proud”.
Il rientro a New York coincide con la sua attività di arrangiatore per la Cti Records’ Kudu e collabora con artisti come George Benson, Hank Crawford ed Esther Phillips. Alla fine degli anni Settanta si trasferisce a San Francisco e forma una band con il precedente supporter di Miles Davis, David Liebman. Il periodo successivo lo vede a fianco di Van Morrison come arrangiatore e direttore musicale, ma è ancora l’esperienza con James Brown a catturarlo, tant’è che alla fine degli anni Ottanta raccoglie alcuni musicisti che avevano suonato con James Borwn e fonda la Jb Horns.
È di quegli anni anche la collaborazione con Fred Wesley e Maceo Parker con i quali dà una svolta mondiale al funk di nuova concezione. Il resto è storia recente, fatta non solo di musica, ma anche di impegno a favore dell’integrazione sociale e dell’uguaglianza.
In collaborazione con il ristorante Trota Blu.
Fotografie di Franco Moret